Siamo giunti anche questa settimana al nostro consueto appuntamento del venerdì con la rassegna stampa FocusOn!
Siamo pronti a traghettarci verso l’inizio del fine settimana leggendo le notizie più interessanti accadute, ovviamente a tema scienza, innovazione e tecnologia.
La scorsa settimana abbiamo letto che:
- Internet Explorer è pronta per andare in pensione! Ancora un anno di tempo, e poi a giugno 2022 si chiuderà un’era;
- è allo studio una proposta per un quadro normativo Europeo in tema di Intelligenza Artificiale;
- poco più del 36% degli italiani utilizza i servizi online della PA, attestandoci al di sotto della media Eu.
E questa settimana cosa è successo?
Vediamolo insieme!
La mobilità delle persone è prevedibile
I dati ci aiutano a scoprire il movimento delle persone. Alcuni ricercatori del MIT hanno studiato i movimenti delle persone e hanno osservato che questi rispondono ad un modello prevedibile ed universale.
Lo studio basato su circa 8 miliardi di dati geografici provenienti da 4 milioni di individui sparsi in 4 continenti e generati in un lasso di tempo tra il 2006 e il 2013 ha già trovato spazio su Nature.
I ricercatori hanno scoperto che le modalità di spostamento delle persone risultano confrontabili nelle diverse città, e che la frequenza degli spostamenti è tanto maggiore per luoghi più vicini.
Questo studio permette di capire empiricamente come organizziamo le nostre vite e può essere fondamentale anche per lo studio circa la diffusione di pandemie.
Il distanziamento è ancora un’arma fondamentale per combattere il Covid-19
Ancora un gruppo di ricercatori protagonista della seconda notizia di questa settimana. Stavolta, gli studiosi provengono dalla nostrana Università Federico II di Napoli.
Uno dei principali risultati emersi da questo studio afferma che il distanziamento sociale è cruciale per ridurre la diffusione della pandemia. Quindi non solo i vaccini, ma anche il distanziamento è ancora il principale strumento di mitigazione della diffusione della pandemia.
Questo studio permette di prendere decisioni utili per la gestione della pandemia e garantire il successo della campagna vaccinale, non solo negli Stati Uniti ma anche in altri Paesi.
Quanto è diffuso l’uso dello SPID in Italia?
Lo SPID, ossia il Sistema Pubblico di Identità Digitale è stato introdotto con Decreto del Presidente del Consiglio nel 2014 per favorire la semplificazione del rapporto tra cittadino ed istituzioni.
Le Pubbliche Amministrazioni hanno poi cominciato ad aderire progressivamente allo SPID a partire dal 2016.
I dati circa la diffusione dello SPID tra gli italiani a partire dunque proprio dal 2016 fino ad oggi, maggio 2021, ci dicono che sono 20 milioni gli italiani che ne hanno fatto richiesta. Quindi un utilizzo di circa il 40% di coloro che ne hanno diritto (cittadini maggiorenni).
E quante sono le pubbliche amministrazioni che effettivamente si sono adeguate e ne permettono l’uso?
Su 22,960 PA solo 7,420 utilizzano l’autenticazione SPID, parliamo del 32.3% !
Non solo dunque uno sforzo da parte dei cittadini, ma anche dalle PA che dovrebbero adeguarsi sempre di più alla semplificazione digitale.
E voi vi autenticate con lo SPID laddove possibile?
Vi auguriamo un buon fine settimana!