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Costanza, Machine Learning e Business
di Alberto Marocchino, Analytics Area – Area Manager
Andare in palestra, un solo giorno per venti minuti, tornare a casa e guardarsi allo specchio:
— ‘Nulla’
Andare in palestra, un solo giorno per dieci ore, tornare a casa e guardarsi allo specchio:
— ‘Nulla’
Andare in palestra in modo costante, senza scuse e con metodicità: noterò solo piccoli cambiamenti quotidiani, ma i miei muscoli cresceranno costantemente.
Se caliamo questa metafora nel mondo #Analytics, in una realtà aziendale industry 4.0, sebbene il #MachineLearning possa dare risultati immediati, la sua forza si esprime maggiormente nel continuo utilizzo.
Il Machine Learning migliora costantemente autoapprendendo, ogni giorno di più, dando risultati sempre più accurati, aiutando le aziende in maniera trasversale: dalle automazioni, al Business, al Finance. La costanza paga, anche in ambito #IoT, #IntelligenzaArtificiale ed #RPA.
Il nostro ruolo è un po’ come quello del personal trainer, supportando le aziende con il Machine Learning per le più svariate situazioni. Tra le più comuni: l’identificazione di frodi, di Outlier (ovvero di tutte quelle situazioni ‘strane’, un qualcosa che accade al di fuori del comportamento ordinario) e il forecasting (es. previsioni puntuali di spesa e clienti).
L’obiettivo finale è quello di ottimizzare. Si parla di contrazione economica. Le contrazioni spesso ci portano ad ottimizzare: fare le migliori scelte con pochissimo scarto così da rimanere competitivi, e forse, anche se sembra strano, aumentare i profitti.
Voglio citare Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano che, in una recentissima ricerca dedicata al mercato dei #BigData e #Analytics, riporta: “[…] Le stime in nostro possesso ci dicono che se per i prossimi 2 anni le aziende focalizzeranno gli investimenti su tecnologie come Industrial IoT, Industrial Analytics e Advanced Automation, in un periodo più lungo cresceranno gli investimenti anche in Cloud e Additive Manufacturing, diventando le tecnologie di maggiore interesse[..]”.
Le aziende stanno esportando gli ultimi ritrovati tecnologici e informatici dalle università e dai centri di ricerca per riqualificare il lavoro: da procedure ripetitive e noiose, ad impiegati qualificati che controllano processi automatici.
La mia vision a breve termine? Unire processi di robotica #RPA con #AI, dotare la robotica ‘il corpo’ di un ‘cervello’ così da automatizzare sempre di più i processi aziendali migliorandone l’efficienza e diminuendo gli errori, con software in grado di imparare costantemente e adattarsi istantaneamente alle esigenze che cambiano.
La mission che secondo me andrebbe perseguita è quella di personalizzare il servizio al cliente automatizzando i processi, adattandoli alle esigenze di ogni persona, alle sue abitudini e al suo stile di vita. È una e vera propria rivoluzione, silente, ma continua. Dal telefono, ai cellulari, agli smartphone: adesso è l’ora delle automatizzazioni intelligenti su misura!
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