Continuiamo il nostro viaggio nelle abitudini degli italiani, questa volta ci occupiamo di cultura e tempo libero.
Quale è stato l’uso del tempo libero degli italiani nel 2020?
Lo capiremo leggendo i dati forniti dall’ISTAT nell’importante pubblicazione annuale “Annuario Statistico Italiano 2021“. Si tratta di una pubblicazione vasta, composta da 24 capitoli, che mira ad offrire una sintesi conoscitiva e un ritratto complessivo della nostra società .
Ogni capitolo è dedicato ad un differente aspetto del nostro Paese. Tutti i temi sono comunque trattati dalla statistica ufficiale, attraverso tabelle e grafici.
Vediamo se il ritratto dell’Italia nel 2020 ci fornisce anche alcuni interessanti spunti di riflessione sulla fruizione della cultura durante la pandemia di Covid-19.
Meno visite ai musei
Complici il lockdown nazionale cominciato a marzo e le restrizioni nei mesi autunnali del 2020, i musei hanno registrato solo 13 milioni di visitatori. Si tratta di un numero molto basso, soprattutto se comparato ai 45 milioni di visitatori registrati nel 2019, un calo del 75%.
Lo studio considera tre diverse categorie di siti statali: musei, monumenti e aree archeologiche statali, archivi di stato e biblioteche.
Guardando alle macro-regioni, il Centro Italia ha registrato il più elevato numero di visitatori, in termini assoluti per tutte le tipologie di luoghi analizzati. Musei e archivi statali sono stati i più visitati in centro Italia anche considerando il numero medio di visitatori per sito. Complici Roma e Firenze, due importanti poli di attrazione per ciò che riguarda siti archeologici e complessi museali. La Toscana inoltre ha il più alto numero di archivi statali sul suo territorio, dunque il numero di visitatori è indubbiamente influenzato dalla maggiore disponibilità di siti.
Per quel che riguarda invece le biblioteche statali, il Mezzogiorno ha registrato il maggior numero medio di visite considerando i soli 8 istituti statali presenti sul suo territorio.
Le biblioteche pubbliche e private sul territorio italiano sono 11.934. La distribuzione territoriale è a favore della Lombardia, con 1.892 spazi sul suo territorio, mentre nel Mezzogiorno ne sono presenti 3.332.
Cinema: la forma di intrattenimento preferita dagli italiani
Il cinema è la forma di intrattenimento maggiormente gradita dagli italiani. Oltre il 45% infatti è andato al cinema almeno una volta nel 2020 (in calo rispetto al 2019 (48,5%).
Il cinema interessa soprattutto i giovani: quasi il 78% dei ragazzi con età tra i 18 e 19 anni si è recato al cinema almeno una volta nel 2020 e il 67% dei bambini tra i 6 e 10 anni.
Le ragazze sembrano frequentare maggiormente il cinema rispetto ai loro coetanei maschi (fascia di età fino ai 24 anni), registrando oltre l’80% rispetto al 72% dei ragazzi.
I residenti del Centro e del Nord Italia frequentano maggiormente il cinema, rispetto agli abitanti del Mezzogiorno (47% contro il 42%), inoltre la fruizione del cinema come luogo di intrattenimento è più diffusa in comuni di maggiore dimensione, quindi dove presumibilmente l’offerta è più ampia.
E la non partecipazione ad eventi culturali?
Come prevedibile la pandemia e le misure restrittive intraprese per limitare il contagio, hanno fortemente limitato gli italiani nell’accesso ad eventi culturali.
Oltre il 23% (+ 3% rispetto al 2019) degli italiani con età superiore ai 6 anni non ha usufruito di alcun evento culturale per tutto l’anno.
In particolare, dai 55 anni l’accesso ai servizi culturali eguaglia la media nazionale, per poi cominciare la discesa progressiva fino al raggiungimento dei 75 anni. Fascia di età che vede il picco minimo.
Guardando al genere invece, le donne accedono meno ai servizi culturali: il 25,3% contro il il 20,7% degli uomini dichiara di non partecipare ad eventi culturali.
Anche la variabile territoriale sembra influire sulle scelte di consumo di eventi culturali: il tasso di inattività è piuttosto elevato nel Mezzogiorno (32,8%) rispetto al 16,4% (la metà ) degli inattivi che risiedono nella fascia territoriale del Nord-est.
Inoltre usufruiscono meno dei servizi culturali coloro che risiedono in comuni con meno di 2 mila abitanti (27,8%), la minore offerta di servizi dunque sembra determinare anche una minore fruizione degli stessi.
Infine, oltre il 70% degli italiani non frequenta musei, l’82% non ha mai frequentato il teatro nell’ultimo anno e il 53% non è mai andato al cinema e poco meno del 60% degli italiani non legge nemmeno un libro l’anno.
In questo viaggio abbiamo scoperto quali sono gli eventi culturali maggiormente graditi dagli italiani e quali invece sembrano piacere meno!
Prendiamo spunto!
I dati, dunque, ci hanno aiutato a scoprire le abitudini di consumo e le modalità di fruizione del tempo libero e dei servizi culturali degli italiani. Magari il report può fornirci degli spunti anche per il nostro tempo libero, perché no?