Il 2020 sarà ricordato senza alcun dubbio come l’anno della pandemia. Ma abbiamo avuto in eredità solo aspetti negativi?
Beh, no! Il 2020 ci ha dato un bello slancio verso la digitalizzazione di tutti i settori, ci ha ricordato quanto siano importanti i dati, ma soprattutto quanto sia cruciale che la loro analisi sia adeguata.
L’industria 4.0 si affida completamente al dato e dunque alla sua governance. E sono sempre di più le imprese che si definiscono Data-Driven, ossia che basano le loro decisioni aziendali proprio sui dati e sulle loro analisi.
Ma come si stanno muovendo le aziende per la gestione dei dati?
Ci aiuta a rispondere a questa domanda la Survey proposta da IKN Italy in collaborazione con Denodo. La survey è volta ad indagare e comprendere le priorità aziendali circa la gestione dei dati.
Vediamone insieme qualche risultato.
Il report si dedica subito all’analisi delle figure professionali che l’azienda sceglie di dedicare al comporto dati.
Sorprendentemente il 29% delle aziende intervistate afferma di non avere una figura responsabile per la governance dei dati, mentre solo il 19% delle aziende ha scelto di gestire la governance attraverso una figura professionale dedicata, il direttore del dato per l’appunto.
Il 26% ha scelto di affidarla al direttore informatico. Meglio di niente, chiaramente. Tuttavia, il direttore informatico dovrebbe avere già una elevata mole di lavoro, tenendo conto della trasformazione digitale aziendale e dell’avvento della cosiddetta Industria 4.0.
Tale preoccupazione è confermata infatti dalla ripartizione delle responsabilità lungo tutta la filiera del dato. La maggioranza delle aziende afferma che il direttore informatico è la figura di riferimento per tutti i comparti di governance dei dati: a partire dalla data ingestion, fino ad arrivare alle analisi e visualizzazioni, passando per la qualità e la sicurezza del dato stesso.
E quante persone in azienda si occupano del dato?
Bene, in questo caso si profilano due differenti approcci. Il 55% delle aziende intervistate ha dichiarato di dedicare meno di 5 persone alla gestione del patrimonio informativo, mentre il 26% può contare su più di 20 risorse. Chiaramente, al fine di rendere questo dato del tutto significativo andrebbe correlato alla dimensione dell’azienda stessa e al core business cui si dedica. Tuttavia, da queste informazioni potremmo pensare che le imprese italiane non si siano ancora organizzate in maniera del tutto strutturata.
Quali sono gli obiettivi target del 2021?
Le aziende sembrano orientarsi per lo più al miglioramento dell’accuratezza dell’analisi dati, così che le decisioni siano ancor più informate. Ancora, sempre su questa stessa lunghezza d’onda si delinea la necessità di garantire una maggiore agilità e facilità nel percorso che conduce i dati verso l’analisi. Dunque una maggiore democratizzazione del dato e la possibilità di migliorarne l’approccio self-service.
Resta centrale per le imprese la figura del cliente. Eh sì, il 25% delle intervistate afferma di voler migliorare la qualità del dato relativamente alla profilazione del cliente. Mentre, il 24% dei rispondenti preferirebbe migliorare i dati relativi alle operazioni aziendali, al fine di controllare al meglio il funzionamento delle stesse e renderlo sempre più efficiente.
L’84% delle aziende intervistate afferma inoltre di riscontrare delle discrepanze ed incongruenze nei dati analizzati da parte di diversi team nell’azienda. Discrepanze generate dalla eterogeneità delle fonti. Dunque, questo dato lascia emergere la centralità della governance aziendale e la necessità di strutturare le proprie risorse in una gestione condivisa e centralizzata, al fine di evitare incongruenze.
Che cosa abbiamo imparato da questo report?
I dati ci sommergono ogni giorno e sono sempre più centrali, le aziende capaci di estrapolarne informazioni e conoscenza, migliorando al contempo la governance del dato e la sua qualità, avranno un vantaggio competitivo che gli consentirà di essere sempre più competitivi sul mercato.
Dunque, l’organizzazione ci chiama, IWS Consulting risponde. E voi?