Nel nostro ultimo articolo abbiamo parlato dei principali ostacoli all’inclusione digitale e delle possibili relative soluzioni.
Abbiamo visto che uno dei rischi globali del 2021, con chiare ripercussioni nel lungo periodo, è la disinformazione.
Sì, avete capito bene, la disinformazione, la diffusione di notizie false, o non verificate rischia di ostacolare il dibattito pubblico su questioni cruciali, come quelle politiche, sociali ed ambientali.
La cattiva informazione aumenta la violenza, all’interno delle community digitali e non solo. Ciò che accade in rete può avere delle ripercussioni anche nella realtà , può creare disordini nelle comunità reali, l’hate speech può facilmente traslarsi dalla vita virtuale a quella reale.
Per questo l’importanza del Fact-checking day!
Il 2 Aprile abbiamo celebrato l’importanza di combattere le fake news.
L’attenzione è molto alta, il World Economic Forum ha dedicato ampio spazio a questo tema, mostrando la pericolosità della diffusione di notizie non verificate.
Anche l’Università di Cambridge in collaborazione con il governo del Regno Unito ha mostrato interesse ed impegno su questo tema. Un gruppo di psicologi ha infatti creato un gioco online “Go Viral!” che intende mettere i giocatori nei panni di un diffusore di notizie false.
L’obiettivo è far capire alle persone quanto sia facile diffondere notizie non verificate e quindi offrire degli strumenti per far sì che questo tipo di notizie vengano identificate ben prima di essere ulteriormente diffuse.
Giocando facciamo prevenzione. Cerchiamo, dunque, di carpire ed identificare le notizie false ancor prima che debba intervenire il fact-checking!
Quando i fact-checker siamo noi!
Seguendo la linea della prevenzione, Google, in occasione della giornata del fact-checking ha diffuso 5 buone pratiche per controllare una notizia prima di condividerla o comunque prima di darla per certa.
La prima delle 5 regole d’oro è senza dubbio la più importante: controllare la fonte.
Eh sì, questo è il primo passo fondamentale per non incorrere in fake news. Vediamo in maniera approfondita chi ha pubblicato la notizia in questione, se il sito/il giornale da cui proviene la notizia è affidabile e solido.
Possiamo vedere anche cosa pensano degli esperti del settore in merito, si tratta di una fonte affidabile e solida?
In seguito possiamo anche effettuare delle ulteriori ricerche. Le domande da cui partire potrebbero essere: qualche altra fonte di informazione ne parla?
L’argomento viene affrontato anche da altri?
Questo ci aiuterà a vedere ulteriori punti di vista, guardando alla questione in maniera multi-dimensionale e da più prospettive.
Controlliamo poi la veridicità delle foto proposte e dei luoghi descritti. Domandiamoci se sono assolutamente vere le informazioni condivise.
Infine, guardiamo al lavoro dei fact-checker professionisti. Controlliamo se già si sono occupati della notizia che stiamo guardando e vediamo che ne hanno già detto.
Abbiamo visto come fare per identificare una fake-news, sono pochi step che possono però garantire un ottimo risultato.
La bella notizia è che tutti noi possiamo contribuire a rendere il web un posto migliore. E non solo, questi buoni comportamenti, infatti, hanno delle ricadute positive anche nella vita reale.
E allora, perché non impegnarsi? Il beneficio è molto alto!
Noi di IWS Consulting verifichiamo sempre le nostri fonti e cerchiamo di contribuire a rendere la community digitale e la realtà dei posti di condivisone migliori.