Nuovamente venerdì e dunque nuovamente Focus On! La rassegna stampa che ci accompagna al weekend.
La scorsa settimana abbiamo visto notizie spaziali e qualche applicazione circa l’intelligenza artificiale.
Vediamo cosa è successo durante la settimana.
WhatsApp si adegua ai tempi difficili e lancia le videochiamate anche da applicazione per desktop.
Siamo nel pieno della pandemia, gli spostamenti sono ridotti e lo smart working la fa ancora da padrone, e allora WhatsApp si è adeguato ai tempi ed ha lanciato una nuova funzionalità.
Ora possiamo infatti effettuare videochiamate anche da pc, estendendo dunque questa funzionalità prima disponibile solo per dispositivi mobili.
WhatsApp ha registrato 1,4 miliardi di chiamate vocali e videochiamate solo nel giorno della vigilia di capodanno, dunque ha pensato di strutturare meglio questa funzionalità ed offrire un servizio in più per avvicinare le persone ancora fisicamente lontane.
Per ora questa funzionalità è attiva solo in modalità one to one, ma presto sarà abilitata anche per videochiamate di gruppo. Beh, che dire? Buone chiacchiere!
Se Twitter anticipa Clubhouse.
Clubhouse il nuovissimo social media sulla bocca di tutti, aveva fatto parlare di sè per innovazione ed esclusività.
Eh sì, un social appannaggio solo di coloro che possiedono un sistema IOS. Ma sembra che sia durato poco!
Twitter infatti ha cominciato a testare Spaces – questo il nome della funzionalità Twitter – anche per il sistema Android, dove effettivamente Clubhouse non era ancora arrivato.
Gli iscritti a Twitter potranno utilizzare Spaces per monetizzare i loro contenuti audio, ma non potranno creare le stanze di chat virtuali dal vivo.
E voi avete provato questi social? Fateci sapere cosa ne pensate!
L’Italia è 25ma su 28 paesi Europei per parità di genere digitale.
Uno studio dell’Università Bocconi e la ONG Plan International Italia in partenariato con la Unicredit Foundation ha proposto una fotografia del divario digitale tra donne e uomini in Italia.
I dati che ne escono sono abbastanza scoraggianti, l’Italia si posiziona in fondo alla classifica, ben 12 posizioni al di sotto della media europea, sopra solo a Bulgaria Romania e Grecia
Le donne risultano essere meno digitalizzate, hanno competenze di base o poco superiori e la percentuale di coloro rimaste fuori dal web è maggiore rispetto a quella degli uomini.
Questo studio è fondamentale in quanto ci permette di analizzare lo stato del divario di genere in Italia circa la digitalizzazione e perché no, da questi dati provare a cambiarne il trend!
Vi interessa? Restate connessi, lo approfondiremo mercoledì!